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21 novembre 2016 1 21 /11 /novembre /2016 11:37
Sistema educativo Scuola-Famiglia-Contesto Sociale

 

Quanto capitato a questo docente nel palermitano, sicuramente creerà scompiglio e discussioni da parte di molte persone e

io mi auguro bene che capiti, ma non tanto come banco per accusare qualcuno,

piuttosto come spazio costruttivo.

Sicuramente ci sono delle responsabilità e anche pesanti,

quando si arriva alla violenza non ci si può tirare indietro nelle responsabilità,

tanto più in un atto programmato e deliberato.

 

Ovviamente non si hanno tutte le informazioni e ciò che sappiamo arriva dai mass media,

per cui ci possono essere pezzi mancanti, 

ma il fatto rimane ed è Importante!

Io mi chiedo perchè si è arrivati a tanto,

come si può accettare e pensare di compiere un atto violento.

E ... cosa si pensa di insegnare ai propri figli

se non la Violenza?

 

I temi critici che mi vengono in mente con questa vicenda sono quelli discussi ormai da tempo:

 

- l'autorità/autorevolezza degli insegnanti

- la collaborazione scuola/famiglia e viceversa

- la condivisione dell'intero contesto sociale di temi educativi

- la responsabilizzazione dei ragazzi come soggetti attivi del discorso educativo (nel bene e nel male)

- la dilatazione del tempo e dello spazio

 

Per riprenderli brevemente direi che l'educazione dei bambini e dei ragazzi è una responsabilità di tutti quanti, di tutto il contesto, familiare, scolastico, sociale, mediatico, ecc., credo che ciascuno deve prendere su sè il proprio posto,

in base a competenze, specializzazioni, ruoli ...

Segue che il dialogo, la collaborazione e il confronto sono necessari e indispensabili, nel rispetto di ciascuno.

Credo che questa operazione che appare scontata, alla fine non lo è per niente, perchè quello che capita è una continua prevaricazione dell'uno sull'altro, sovrapponendo ruoli e responsabilità, mancando di rispetto e ascolto, fino a mettere in atto azioni offensive e lesive.

Ho parlato di dilatazione dei tempi perchè credo che per il dialogo e per l'ascolto è 

necessario dedicarsi tempo e spazio e

dedicarlo agli altri, compreso la capacità di tollerare la frustrazione, il tempo e lo spazio dell'altro.

La velocità con cui tutto accade oggi ed i mezzi con cui li facciamo accadere, tolgono contatto, spazio e tempo, sovrapponendo concetti, pensieri, azioni, informazioni, esperienze, che non possono essere sufficientemente eleborati

e soppesati.

 

Credo che di riflessioni se ne possono fare tante .... e spero che ne vengano fatte ....

 

 

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